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I giorni dell'abbandono


I giorni dell'abbandono(2005)

 
Locandina I giorni dell'abbandono
 
 
Olga ha 35 anni e due figli. Un giorno il marito la lascia, all'improvviso, per una ragazza. Olga precipita nell'abisso della sofferenza profonda che rischia di farle perdere progressivamente il senso della realtà e del suo rapporto affettivo con i figli. Dal romanzo di un'autrice (o autore?) misteriosa, Elena Ferrante, Roberto Faenza trae il film stilisticamente più complesso della sua filmografia.
Si tratta di un film 'difficile', senza pelle, privo delle difese di cui solitamente un regista si avvale. Può essere quindi facile colpirne alcuni punti deboli di sceneggiatura. Non è però questo che conta. Conta molto di più lo scavo nella complessità delle reazioni di una donna nei confronti di un evento traumatico come l'abbandono improvviso. Conta la forza dell'interpretazione di Margherita Buy e l'understatement di un attore come Zingaretti che è impegnato a fare del marito non un uomo 'cattivo' ma comunque la causa di una disperazione profonda.
Goran Bregovic offre poi al film la sua musica e il suo volto dolcemente stralunato. Molte donne troveranno attimi di vita vissuta trasformati in cinema in questo film di un regista che crede nel lavoro che fa ed ha il coraggio di non rifugiarsi mai in facili film fotocopia.