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In questa sezione vengono pubblicate le risposte dell’esperto ad alcuni dei vostri quesiti, scelti fra i più significativi, di interesse generale. Se avete dei quesiti di natura psicologia o legale che desiderate sottoporci, scrivete a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Potete anche fissare un appuntamento per una consulenza, scrivendo all'indirizzo email oppure telefonando al numero 366 4335833.

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Lettere alla psicologa

Padri perdenti si diventa

Sono un padre tardivo nel senso che ho avuto mio figlio a 45 anni a seguito di una relazione che era nata da non molto. Nostro figlio nasce e noi andiamo a convivere, ma dopo i primi due anni -in cui fra l’altro scoppia la pandemia con tutto quello che comporta -si manifestano le difficoltà di una relazione che ci vede poco compatibili, per cui sono io che me ne vado visto che era casa di lei.

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Vedovo maturo, sentimentalmente condizionato dai figli

Inizio questa storia con un uomo vedovo da 6 mesi. Lui ha 58 anni, due figlie grandi, una ancora in casa. Come è possibile che un uomo adulto e a cui non manca nulla si faccia condizionare dalle figlie, fino ad estromettersi da una relazione sentimentale che funziona?  

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Tornare insieme dopo una separazione: come fare con il bimbo?

Ci siamo separati quasi un anno fa, inizialmente molto male, quasi da non parlarci; poi siamo riusciti ad avere un rapporto civile. Ultimamente ci siamo riavvicinati molto, tanto da decidere di iniziare un percorso con un terapeuta per capire la situazione.

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Separati in casa: ai figli va detto?

Buongiorno, io e mio marito siamo da anni in crisi, siamo andati in terapia provando a ricostruire, ma non ci siamo riusciti perché non ci amiamo più; e in pratica da 3 anni conviviamo da separati in casa, dividendo le spese e condividendo i momenti di vita familiare. Io vorrei parlare apertamente della situazione con i figli, è opportuno?

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L'importanza di sapere perché

Ho 50 anni e da circa due sto frequentando un uomo più grande di me, vedovo da 6 anni. Quest'uomo ha una figlia mia coetanea, che si rifiuta di conoscermi. Io le ho parlato al telefono solo una volta un anno fa, e lei mi ha detto che sa che è strano, ma che proprio non ce la fa all'idea di potermi vedere, che vede suo padre solo come "suo papà", che non riesce a vederlo come un uomo, e non riesce ad immaginarselo con un'altra donna.

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Padri con data di scadenza

Sono stato insieme ad una donna per 5 anni, lei aveva già una figlia nata da una precedente relazione. La bambina nel tempo si è molto affezionata a me e io a lei, poi sono stato lasciato. Le ho chiesto di vedere la bambina e sono certo che anche lei lo vorrebbe, ma niente: da un giorno all'altro sono come uno sconosciuto, un estraneo, nemmeno più una risposta a un sms o a una telefonata. Possibile che nessuna legge tuteli il diritto di questa bambina e mio a frequentarci?

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Lettere al legale

Spese ordinarie e straordinarie: linee-guida per la determinazione

Una delle cause che alimenta il conflitto tra i genitori, coniugati o meno, riguarda l'individuazione di quelle spese che rientrano nel mantenimento ordinario dei figli, e quelle che invece sono da cosiderarsi extra assegno, indipendentemente dall'ammontare che ciascun genitore deve poi corrispondere. Le linee guida giungono in soccorso proprio per facilitare e rendere più trasparente e previamente valutabile la concreta distinzione tra le due voci di credito, così da ridurre in via preventiva il contenzioso,  grazie all'ausilio di criteri di base atti a definire quando le spese per i figli possono essere considerate ordinarie o straordinarie, soggette o meno al preventivo consenso.

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Quando non paga l'assegno di mantenimento

Sono la mamma separata di un bambino di 10 anni. Il mio ex da circa un anno ha smesso di pagare gli alimenti stabiliti con la separazione, ho provato a chiederne conto, ma dice che ha difficoltà sul lavoro e non riesce a darmeli, ma che devo avere pazienza.

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Il divorzio "breve"

Il divorzio breve è una modalità prevista dalla legge 55/2015 che riduce a 6 o 12 mesi (a seconda dei casi) il tempo di separazione minimo necessario per poter poi chiedere il divorzio.

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